Vicini a Ivana Ghiraldi

vicini-a-ivana

“Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime”.

Sant’Agostino.

Non si è mai preparati alla morte, ad una separazione fisica così profonda e non c’è nulla che possa sostituire l’assenza di una madre, non c’è alcun tentativo da fare, bisogna tenere duro e sopportare.

Sembrerà che sia andata in vacanza ai tropici, sì, sai che lì sta meglio, ma tutto sembra così irreale visto da qui. Lei va e lascia un vuoto dietro di sé. Attraverso il vuoto, seppur nel dolore, giungerai a quella antica reciproca comunione con la madre, sentirai gratitudine e il tormento del ricordo diventerà una gioia silenziosa. E vedrai su quel vuoto nascerà l’altare, sì l’altare degli antenati, cui rendere omaggio ogni giorno per rimanere più vicini a sé stessi, perché attraverso la tua opera lei vivrà. Il passato sarà dono prezioso da osservare e contemplare in alcuni momenti e poi conservare come un tesoro nascosto di cui si ha la certezza. E allora sì che dal passato emaneranno una gioia e una forza durevoli.

Non trovo molte parole a conforto di tale dolore, solo ci stringiamo intorno a te e lo condividiamo.

Dott.ssa Francesca Nuzzi e tutti gli amici del Centro Studi Xin Shu.

“Non restare a piangere sulla mia tomba.
Non sono lì, non dormo.
Sono mille venti che soffiano.
Sono la scintilla diamante sulla neve.
Sono la luce del sole sul grano maturo.
Sono la pioggerellina d’autunno.
Quando ti svegli nella quiete del mattino…
Sono le stelle che brillano la notte.
Non restare a piangere sulla mia tomba.
Non sono lì, non dormo.”

Canto Navajo