GESHU
ovvero
il punto influente del sangue

Autore: Salvatore Visconti

Riassunto: Si analizzano il nome e le funzioni del punto geshu (BL17 o 17V), definito punto "riunione del sangue". Si elemcano anche le combinazioni terapeutiche di uso più comune comprendenti l’uso di questo punto.

Parole chiave: sangue, 17V, geshu.


Geshu è il nome principale del diciassettesimo punto del meridiano principale Zu Taiyang della Vescica Urinaria (17V). Questo punto ha la particolarità di appartenere al gruppo degli otto punti specifici comunemente noti come "Otto Punti Influenti" o di "Riunione" (Hui). Ognuno degli Otto Punti Influenti svolge un’azione specifica su di un particolare sistema, così abbiamo il Punto Influente per gli organi Zang (Zhangmen-13F), per gli organi Fu (Zhongwan-12RM), per il Qi (Shanzhong-17RM), per il sangue (Geshu-17V), per i muscoli ed i tendini (Yanglingquan-34VB), per i vasi sanguigni (Taiyuan-9P), per le ossa (Dazhu-11V), per il midollo (Juegu-39VB).

Geshu (17V), dunque, è il Punto Influente del sangue e, genericamente, possiamo dire che trova applicazione in tutte le patologie che investono il sangue. Adesso, però, analizzeremo in maniera dettagliata questo punto tentando una panoramica sintetica di quanto affermato dalle varie scuole, dai vari autori e nei testi classici. Fra i testi classici faremo riferimento al Nan Jing, al Ling Shu, al Su Wen, al Da Cheng; fra le scuole faremo riferimento a quelle di Shanghai e Pechino; fra gli autori faremo riferimento a Chamfrault, Souliè de Morant, Nguyen Van Nghi, Mussat, Kespi.

In questo studio procederemo nel seguente modo: cominceremo con l’esaminare i vari nomi associati al punto 17V; poi ne esamineremo la localizzazione anatomica e la tecnica di puntura; successivamente prenderemo in esame i principali sintomi associati a questo punto, ne vedremo le funzioni energetiche e le principali associazioni terapeutiche con altri punti; infine, faremo delle considerazioni confrontando Geshu con altri punti.

NOME

Nella tradizione medica cinese la nomenclatura dei punti riveste un ruolo fondamentale in quanto ad ogni singolo punto è, generalmente, associato più di un nome ed ogni nome descrive un particolare aspetto della sua azione energetica. Dunque, riferirsi ad un punto con uno dei suoi nomi, piuttosto che non con un altro, significa riferirsi ad un preciso aspetto della sua funzione energetica. Per tale motivo, nei testi classici si fa’ sempre riferimento ai punti appellandoli con i loro nomi.
Questo punto ha due nomi: un nome principale, Ge Shu, e un nome secondario, Qi Jiao Zhi Jian. Passiamo, dunque, ad analizzare il significato di questi due nomi.

Ge Shu

Ge: in anatomia denota il diaframma; per estensione, denota anche una sottile membrana o una pellicola.

Shu: ha il senso di trasportare, veicolare, offrire, presentare un tributo, pagare una tassa; ha anche il senso di "avere la peggio", perdere (al gioco, in combattimento, in un processo, ecc.). Questo è uno degli ideogrammi utilizzati per denotare genericamente i punti di agopuntura; è l’ideogramma Yu con l’aggiunta, a sinistra, del simbolo del carro (da cui il senso di "trasportare"); è anche l’ideogramma che denota il terzo dei punti "Shu Antichi", ovvero il cosiddetto punto "Shu" o "Yu", così come è lo stesso ideogramma che denota i punti "Shu (o Yu) del dorso".

Qi Jiao Zhi Jian

Qi denota una cerimonia funebre di origine buddista celebrata per tutta la settimana, dal settimo al quarantanovesimo giorno dopo la morte.

Jiao esprime il senso di riscaldare troppo forte, carbonizzare, annerire o bruciacchiare al fuoco, arrostire, grigliare, torrefare; denota l’odore di bruciato; significa anche tormentato, divorato dall’ansia, roso dall’inquietudine, afflitto.

Zhi (anche Zi) è una preposizione: da, di, per, con.

Jian denota un intervallo di spazio o tempo; "di mezzo", campata (spazio fra le colonne), camera, vano, appartamento; omissione, mancanza, difetto; mettere in disaccordo; alternare, intermittente; ostruire; chiudere; avviarsi sulla via della guarigione, andare un po’ meglio.

LOCALIZZAZIONE

Praticamente tutti, ad eccezione di Chamfrault, lo localizzano ad 1,5 cun dalla linea mediana, a livello dell’apofisi spinosa della settima vertebra dorsale. Chamfrault, invece lo localizza a 2 cun dalla linea mediana.

TECNICA DI PUNTURA

Secondo le descrizioni dei vari autori, l’ago può penetrare per 0,3-1 cun comunque venga infisso, sia perpendicolarmente che obliquamente; in caso di inserzione obliqua, l’ago può essere diretto sia verso il rachide che in basso (lungo il muscolo).
Secondo la scuola di Shanghai, l’ago può penetrare per 1,5 cun, se inserito perpendicolarmente o in direzione del rachide, e sino a 2 cun per una inserzione obliqua, lungo il muscolo e verso il basso.
Attenzione: in ogni caso è bene evitare una inserzione eccessivamente profonda per il pericolo di pungere il polmone.
Secondo il Lingshu, come vedremo più avanti, questo punto va’ trattato solo in moxa e mai, in nessun caso, va’ punto in quanto si deteriorerebbe il soffio del paziente. Anche Van Nghi sembra concordare con questa proibizione.

SINTOMI

generali:

febbre senza sudore, sensazione di corpo pesante e dolorante, ipersonnia, sudorazione notturna, astenia.

cardiovascolari:

dolore al cuore, endocardite, angina di petto, tutte le malattie del cuore, dolore improvviso nella regione cardiaca.

pneumologici:

accesso di tosse, infiammazione al petto, pleurite, bronchite, dispnea, asma, malattie polmonari, emottisi, paralisi del diaframma, spasmi del diaframma.

digestivi:

vomito, restringimento dell’esofago, emorragia intestinale, dolori e gonfiore allo stomaco, infiammazione allo stomaco, digestione lenta, ulcera, neoplasia dello stomaco.

Ematologici:

tutte le turbe del sangue, emorragie gastriche ed intestinali, malattie emorragiche, anemia, malattie del sangue da stagnazione del fegato; la scuola di Shanghai precisa che le malattie del sangue, in medicina cinese, comprendono anche affezioni quali orticaria, pruriti, eczema, calvizie e malattie "calore".

Dermatologici:

gonfiore, sudore abbondante anche se fa’ freddo, sudore notturno, traspirazione senza motivo, tutto il corpo costantemente umido, tabe, orticaria, manifestazioni cutanee da turbe del sangue (v. sopra), dolori epidermici.

Endocrinologici-metabolici:

gonfiori dolenti del corpo, ascite e diabete.

Locomotori:

tubercolosi ossea, "calore alle ossa", debolezza ai quattro arti, reumatismi generalizzati, gonfiore alle caviglie ed ai piedi, dolori dorso-spinali, crampi e freddo al dorso ed alle spalle, dolore al bordo interno della scapola, dolori ossei e muscolari.

FUNZIONI

Duron.

Duron osserva che questo è il punto di assentimento del diaframma e che, secondo i commentari cinesi, sarebbe il punto di riunione del sangue, posto fra Xinshu (15V), che controlla la circolazione sanguigna dell’alto del corpo, e Ganshu (18V), che controlla quella del basso.

Nan Jing - 45^ difficoltà:

"La riunione del sangue" cioè Geshu, Shu del diaframma. Geshu è sotto la settima vertebra dorsale, ad 1,5 cun da ciascuno dei due lati della colonna vertebrale, là dove si manifesta l’energia del meridiano Zu Taiyang. Taiyang ha molto sangue; inoltre il sangue è ad immagine dell’acqua: ragione per la quale si tratta della "riunione del sangue".
La riunione del sangue in Geshu: il sangue è quello che regge il cuore, che si conserva nel fegato. Geshu è sotto la settima vertebra, ai due lati; al di sopra c’è il punto Shu del cuore, Xinshu (15V); al di sotto vi è il punto Shu del fegato, Ganshu (18V); ragione per la quale si parla della "riunione del sangue".

Lingshu cap. 15 (i punti Shu degli organi):

Huang Di: - Parlami degli Shu del dorso.

Qi Bo: - Questi punti sono i seguenti:

Dazhu (11V)

= grande assentimento

Feishu (13V)

= assentimento di polmone

Xinshu (15V)

= assentimento di cuore

Geshu (17V)

= assentimento di diaframma o piccolo cuore

Ganshu (18V)

= assentimento di fegato

Pishu (20V)

= assentimento di milza

Shenshu (23V)

= assentimento di reni

 

Suwen cap. 52:

"A lato della settima vertebra c’è il piccolo cuore (residenza dell’anima superiore)"

La versione ed i commenti di Van Nghi non sono privi di interesse: "A lato della settima vertebra c’è il piccolo cuore, che raccoglie l’energia di Xin Bao Luo (Maestro del Cuore)."

A proposito di questo passo vi sono due teorie. Secondo la prima, "piccolo cuore" designa Xin Bao Luo (Maestro del Cuore) in quanto il Cuore è il Sovrano, dunque il "grande cuore", mentre Xin Bao Luo gli è soggetto e dunque è il "piccolo cuore". La seconda teoria, invece, spiega che "piccolo cuore" designa l’organo reni. Questo perché si dice che l’energia dei reni risale lateralmente alla settima vertebra: sul lato sinistro giunge l’energia del rene sinistro e sul lato destro affluisce l’energia del rene destro; inoltre si dice anche che il rene destro è Mingmen, ovvero il "Fuoco Ministeriale", il quale sostituisce il "Fuoco Imperiale" nelle attività energetiche; per questo motivo Mingmen, o il rene destro, porta il nome di "piccolo cuore".

Nguyen Van Nghi.

Van Nghi ritiene che la teoria del Mingmen destro sia la più verosimile. In effetti, a lato della settima vertebra dorsale si trova la regione diaframmatica appartenente a Geshu (17V), dove giunge l’energia del cuore prima di guadagnare Xinshu (15V) e Jueyinshu (14V).
Il dorso è yang, il cuore è lo yang nel Taiyang. L’energia degli organi e dei visceri si esteriorizza ai punti Shu del Taiyang grazie al movimento diaframmatico, eccetto quella del cuore, perché essa è già lo yang del Taiyang.
Nel complesso, l’energia del cuore prende in prestito la regione dorsale del diaframma, Geshu (17V), per guadagnare il Taiyang e giungere in Xinshu (15V). A questo livello l’energia del cuore è infima, ecco perché è sconsigliata la puntura per il rischio di deteriorarla.

Kespì.

Kespi osserva che questo punto trasporta il sangue cardiaco per offrirlo al resto del corpo. Esso è anche uno degli otto punti Hui, maestro del sangue, complementare a Shanzhong (17RM), maestro del soffio (qi). La sua sintomatologia denota una accumulazione di sangue nella regione cardiaca ed epigastrica, ovvero il centro del corpo, con un vuoto in periferia; infatti abbiamo:

Funzioni energetiche.

Sulla base dei sintomi associati a questo punto dai vari autori e tenendo presente quanto riportato nei testi classici, nonché i vari commenti, possiamo concludere che Geshu (17V) ha sostanzialmente le seguenti funzioni:

PRINCIPALI ABBINAMENTI TERAPEUTICI CON GESHU

  • 6RM, 10M, 6M: cefalea da blocco di sangue
  • 14V, 17RM, 6MC, 6M:palpitazioni da blocco di sangue, angina pectoris, cardialgia da blocco di sangue
  • 4MC:angina pectoris, cardialgia da blocco di sangue
  • 10M:porpora trombocitopenica
  • 36S:affezioni dei globuli bianchi
  • 8F:gonfiore della faringe e faringodinia
  • 20R.spasmo del cardias ed esofageo, disfagia
  • 23V, 3MC:toracalgia
  • 46V, 45S:paralisi dell’esofago, disfagia
  • 22RM, 17RM, 14RM, 36S: spasmo del diaframma, singhiozzo
  • 14DM, 21V, 10M, 36S:anemia

 

CONSIDERAZIONI FINALI 

 Geshu (17V) è il punto "riunione del sangue". Tenendo presente questa sua particolare funzione, è interessante sottolineare che, anatomicamente, è posto esattamente al centro fra Xinshu (15V) e Ganshu (18V): Xinshu è a livello della quinta vertebra dorsale, Geshu è a livello della settima vertebra dorsale, Ganshu è a livello della nona vertebra dorsale. Xinshu è il punto Shu del cuore, che regge la formazione del sangue; Ganshu è il punto Shu del fegato, che immagazzina il sangue. Esattamente in mezzo fra questi due punti è Geshu, la "riunione del sangue", il punto che ne regge la distribuzione (per dirla con Kespi, è il punto che "trasporta il sangue per offrirlo al resto del corpo", proprio come evocato dall’ideogramma Shu che è nel suo nome).

Se, invece, andiamo a guardare i punti che sono posti alla stessa altezza di Geshu (17V), troveremo che hanno tutti funzioni molto simili fra loro, come di solito accade. Così, partendo dal Du Mai, per terminare al Ren Mai, e mantenendosi grosso modo all’altezza del processo spinoso della settima vertebra dorsale, incontriamo:

Dunque, tutti questi punti hanno in comune la funzione di agevolare la discesa del qi e contrastare la risalita di qi controcorrente di polmone e stomaco, allargare il polmone, tonificare il qi del polmone, armonizzare la circolazione nei canali e collaterali.

Per concludere, si può contrapporre Geshu (17V) a Shanzhong (17RM): il primo è il punto influente del sangue, il secondo è il punto influente del qi. A questo proposito può essere interessante notare come il sangue, yin rispetto al qi, sia retto da un punto del Taiyang (il più yang dei dodici meridiani) mentre il qi, yang, è retto da un punto posto sul meridiano più yin, il Ren Mai.


BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

  • LES POINTS, Association Francaise d’Acupuncture, Parigi 1988
  • ACUPUNCTURE - A COMPRENHENSIVE TEXT, Shanghai College of Traditional Medicine, Eastland Press - Chicago 1983
  • ESSENTIALS OF CHINESE ACUPUNCTURE, Beijing Shanghai, Nanjing College of Traditional Chinese Medicine, Foreign Languages Press - Beijing 1980
  • IL SIGNIFICATO ENERGETICO DEI PUNTI DI AGOPUNTURA, Gilberto Gori, San Marco Libri 1991.
  • DISPENSE DELLA SCUOLA DI AGOPUNTURA TRADIZIONALE CINESE, Gruppo San Li – Roma, 1993.