Rosso Fiorentino
SOCIETA’ ITALIANA DI AGOPUNTURA

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA
AGOPUNTURA E MOXIBUSTIONE

Il concetto di "Jing" in Medicina Cinese Tradizionale,
proposta di un nuovo modello interpretativo.


Autore: Dott. Andrea Finestrali.

Riassunto: l’Autore propone di individuare il Jing, concetto finora piuttosto incerto e non ben determinato, nella corporeità stessa dell’uomo. Il jing sarebbe null’altro che la materia organizzata e assemblata per formare i diversi parenchimi e le diverse strutture anatomiche. Di questa materia, una parte è innata e una parte acquisita attraverso l’alimentazione, quest’ultima parte deriva direttamente da ciò che la MTC chiama "i Sapori".

Parole chiave: Jing Innato; Jing Acquisito; Sapori; Yuan Qi


Penso che uno degli argomenti più controversi della MTC sia il "Jing", la sua natura, le sue funzioni, le sue origini.
Molto spesso, durante la mia carriera di studente ho rivolto domande nel tentativo di chiarire questo concetto così ostico, ma ho sempre ricevuto risposte fumose, che nascondevano, dietro l’indeterminatezza dei concetti espressi, la reale ignoranza del problema.
Iniziata la carriera di insegnante ("Chi sa fa, chi non sa insegna!") mi sono ritrovato a rispondere alle domande dei miei studenti con le stesse argomentazioni deboli usate anni prima con me, concetti mutuati da testi non autorevoli e mai esaustivi sull’argomento.

Nel frattempo vedevano la luce nuove e pregevoli pubblicazioni di MTC, ma confesso che nessuna rimetteva in ordine i pezzi sparsi dei quel puzzle che restava per me il "Jing". Così mi sono ritrovato a pensare, che troppo spesso avevo avuto il torto, e molti altri con me, di adagiarmi passivamente su spiegazioni e interpretazioni precotte, di aver rinunciato ad un po’ di sano spirito critico ed ho considerato che molte cose della MTC possiamo e dobbiamo reinterpretarle facendo un’operazione semplice e difficile allo stesso tempo : sforzarci di guardare l’uomo, la sua fisiologia, la sua patologia, il suo ambiente, con l’occhio di un osservatore di 3000 anni fa!

Può sembrare cosa facile a prima vista, ma inconsapevolmente il nostro cervello interpreta e ordina le cose seguendo il modello cui è stato educato, per noi è quello cartesiano e non siamo per nulla neutrali nel pensare, non lo siamo nemmeno nel leggere quello che ci tramandano i cinesi antichi nei loro testi. Senza accorgerci noi filtriamo tutto attraverso la lente colorata del nostro "acquisito" e tutto assume quel colore omogeneo di fondo, dobbiamo pensare che il colore di fondo di un pensatore cinese di 3000 anni fa (d’ora in poi lo chiameremo per convenzione Huang Di) non era il nostro e dobbiamo sforzarci di recuperare il suo punto di vista se vogliamo comprendere ciò che i testi più importanti della MTC, come il Nei Jing e altri, ci vogliono tramandare.

Il primo fatto che mi trovo a considerare è che il Jing è una "essenza", questa è la sua traduzione più frequente, una "sostanza" raffinata e nobile, sempre comunque una sostanza, non a caso viene da tutti classificata come di natura Yin e come dice G. Maciocia nei suoi testi è "fluid-like".
Altra cosa importante da considerare è che il Jing Innato è patrimonio eredita-rio ed ereditato, non rinnovabile, esso è già del tutto presente alla nascita, ma dove?
Dov'è questa sostanza che dovrebbe durare per tutta la vita, dov’è contenuta, in quale segreto scrigno, che aspetto avrà mai? Tutti i testi sono concordi nel dire che il Jing Innato è contenuto nel Rene , che esso costituisce la "base materiale" per la crescita, lo sviluppo e la riproduzione.

E’ strano come una sostanza già presente alla nascita, in un individuo del peso di circa 3-4 Kg., debba servire a costruire un uomo di 70-80 Kg. e sia nascosta così bene da essere così poco identificabile, così sfuggente e debba stare tutta nel Rene!
A questo punto mi è venuto da pensare che forse il Jing era così sfuggente perché era troppo sotto i nostri occhi e solo il colore di fondo del nostro modo di ragionare ci impedivano di cogliere una realtà quasi ovvia. Se tentiamo di mettere in atto il proposito iniziale e cerchiamo il punto di vista del nostro antenato cinese ci troveremmo a pensare più o meno così : l’uomo è un essere meraviglioso e miste-rioso, ma indagando la sua natura, la prima cosa che possiamo cogliere è che egli è fornito di un corpo solido, egli ha peso.
Quando nasce, egli è molto più piccolo di come sarà da adulto, ma fin dal primo giorno egli è completo, non manca di nulla e lo sviluppo successivo sarà solo un accrescersi, un completarsi di ciò che però è già tutto presente, ciò che dovesse mancare alla nascita, invece, non potrà formarsi in seguito.
Possiamo dire che la sua "forma" è già definita alla nascita e che detta "forma" è sostanziata da una certa quantità di materia che è tutta innata (tutta la materia che costituisce il nuovo nato, fino all’ultimo grammo!), infatti il neonato non ha ancora iniziato ad alimentarsi e l’esperienza ci insegna che è grazie all’alimentazione che ogni essere accresce sé stesso ed il suo peso.

Perciò i 3-4 Kg di materia che costituiscono il nuovo nato sono da considerarsi innati in toto, cioè non derivati dai "cereali", essi hanno un’altra provenienza, vengono direttamente dalla madre e dal padre; dalla prima in grandissima parte durante la permanenza nell’utero per nove mesi, dal secondo in piccolissima, ma determinante quantità, al momento del concepimento mediante la deposizione nella vagina materna del seme maschile (non a caso detto "Jing").
Essendo tutta la sostanza costituente il corpo del nuovo nato materia prodigio-samente organizzata, irriproducibile e insostituibile essa merita un appellativo particolare : Jing, nel suo senso stretto di sostanza preziosa, raffinata.
Alla nascita, tutta la materia è organizzata secondo un progetto che dà origine alla "forma" e tutta la materia del corpo del neonato è da considerare "Jing Innato".
Su questa "forma", sostanziata dal Jing-materia, si avrà negli anni, l’apposi-zione di altra materia a supportare la crescita dell’individuo, non si tratterà dell’ap-porto di materia bruta, ma nobile, raffinata, il meglio degli alimenti, estratto dal lavoro della Milza : il Jing Acquisito, che si modellerà sul Jing Innato.
Così con la crescita avremo una commistione del Jing Innato (progetto, forma originale) col Jing Acquisito (apposizione, quantità), ma i ruoli dei due Jing reste-ranno sempre ben distinti : l’Innato viene a configurarsi come un progetto solido e vivente che guida e dirige l’apposizione dell’Acquisito.
La differenza fra i due Jing si può cogliere per deduzione e per intuizione diretta ma a questo scopo, un esempio servirà meglio : la mano di un adulto è certamente molto più grande di quella di un bimbo, ma la mano di quell’adulto si è formata dalla mano dieci volte più piccola di un neonato. Quest’ultima, alla nascita, era solo Jing Innato : la pelle, Jing Innato del Polmone, la carne, Jing Innato della Milza, i tendini e le unghie, Jing Innato del Fegato, i vasi, Jing Innato del Cuore, le ossa, Jing Innato del Rene. Su questa "forma", seguendo questo "progetto" (la mano), si sono apposti negli anni altrettanti Jing Acquisiti (cinque!) e la mano è cresciuta.
I Jing Acquisiti vengono dall’alimentazione e se l’adulto viene privato dell’alimentazione la mano dimagrisce, diviene più piccola, l’osso perde tono calcico, le unghie e i muscoli diventano ipo/distrofici, la pelle avvizzisce, la carne diminuirà, ma se l’alimentazione riprende la mano riacquisterà ciò che aveva perduto, infatti i Jing Acquisiti sono reintegrabili.
Ma se noi tagliassimo un dito, o anche se solo asportassimo un lembo di pelle, o un’unità muscolo-tendinea, o la matrice ungueale, non potremo più avere la restitutio ad integrum poiché avremo asportato una parte di Jing Innato, il deposi-tario del progetto, la "forma originale" e questo non è reintegrabile.
Per noi oggi è facile possedere il concetto di rimaneggiamento costante della materia organica attraverso l’attività cellulare, ma per Huang Di era logico pensare che nella mano di un adulto fosse ancora presente la mano del bambino che era stato, una mano originale, che, una volta guidato lo sviluppo e la formazione della mano acquisita, restasse all’interno di questa come parte innata, parte nobile e depositaria della forma originale, sempre comunque come materia, Jing!

L’esempio appena portato per la mano è facilmente estensibile ad altri organi od apparati anatomici, la sostanza del ragionamento non cambierà, Jing deve intendersi come materia raffinata, nobile, estratta in piccola quantità, l’opposto di materia bruta, indifferenziata, in termini moderni potremmo dire che il Jing rappresenta il "self", che sia di origine innata o acquisita esso era prima materia la più varia mentre ora è divenuto a tutti gli effetti parte integrante del sé.

Una delle prime obiezioni che vengono sollevate a questo punto è che il Jing Innato, mescolato al Jing Acquisito è "conservato nei Reni" come dicono i testi e prende il nome di Jing Renale tout-court; come può essere contenuta nei Reni una cosa che abbiamo appena definita come ubiquitaria? Il contrasto sembra evidente e non componibile, ma non è così!
I testi tradizionali ci dicono che il Jing Innato è conservato nei Reni, i Jing Acquisiti vengono elaborati e distribuiti dalla Milza ad ogni organo, secondo la sua corrispondenza, ciò che è in eccedenza viene conservato anch’esso nei Reni insieme al Jing Innato costituendo così il cosiddetto Jing Renale e i Reni rimetterebbero poi in circolo nel momento del bisogno questi Jing immagazzinati ( Su Wen cap. I § 3 ).
Ciò che è importante cogliere è il senso di ciò che ci viene tramandato e non la lettera. Il Jing non viene messo a deposito nei Reni, esso è immagazzinato dapper-tutto nel corpo, i Jing in eccedenza altro non sono che l’aumento di peso in un individuo che ha disponibile buona ed abbondante alimentazione, se questa viene meno, ecco che ciò che è stato messo a riserva deve essere mobilizzato, rimesso a disposizione, ed è questo che viene fatto dal Rene!
E’ il Rene che mobilizza le riserve nel momento del bisogno, è la sua energia che entra in ballo, possiamo dire che è il Rene Yang ad avviare un processo catabolico che porta alla formazione di energia partendo dalle riserve, vista nell’ottica di Huang Di si può tranquillamente dire che queste riserve sono "contenute" nel Rene giacchè è la sua azione a metterle in movimento.
E’ come dire che le tasche di Bill Gates contengono miliardi di dollari, è certamente vero ed in un certo senso è corretto affermarlo, anche se Bill Gates certamente non porta nelle tasche qualche tonnellata di banconote!
Certo Huang Di, pur avendo pensato tutto questo, si rendeva perfettamente conto che il Jing Innato in quanto tale, in quanto materia, pur essendo il depositario della forma originale, non poteva essere protagonista in prima persona della organizzazione dei Jing Acquisiti e del loro "governo".
Queste funzioni sono tipiche del qi! Ogni "funzione" è appannaggio del qi, l’organizzazione, la trasformazione, il controllo etc.
Tutte queste azioni sono una manifestazione dello yang del corpo in opposizione alla sua materialità yin, ecco perché il Jing Innato non può assolvere alle funzioni suesposte, ecco perché esso deve trasformarsi in qi per compiere la sua principale missione che è quella di dirigere l’integrazione dell’Acquisito, nasce così la Yuan Qi.

Yuan Qi significa energia ancestrale, primordiale, innata, ereditaria, si dice che presieda a tutte le trasformazioni e a tutte le funzioni con un ruolo catalizzatore, un ruolo di direzione, di programmazione: è esattamente ciò cui è deputato il Jing In-nato e Yuan Qi ne è la sua forma attiva!
Nasce nel Rene dove tutti i Jing sono "depositati" come abbiamo visto prima, circola ovunque e, attraverso il Triplice Riscaldatore, arriva al punto yuan di tutti i Meridiani Principali, perché non c’è luogo o distretto dove la sua azione non sia necessaria.

Contrariamente a ciò che molti credono, Yuan Qi non è espressione del "Jing Renale" (che sarebbe una commistione di Innato e Acquisito) essa è l’espressione pura e diretta del Jing Innato e solo di quello, i Jing Acquisiti non sono depositari di nessun progetto, sono dei mattoni, pregiati, ma sempre e solo dei mattoni, solo l’Innato ha il potere di dirigere la materia per riorganizzarla sulla propria "forma" e questo fa la Yuan Qi, chi la paragona al DNA certamente non è lontano dalla verità.
Ritornando al nostro argomento originale dobbiamo aggiungere che non tutta la materia che costituisce la massa, il peso di un individuo è Jing!
Bisogna fare alcune distinzioni e, di nuovo, cerchiamo di vestire i panni di Huang Di nel fare alcune considerazioni.
Merita il titolo e la dignità di Jing solo ciò che è divenuto, innata o acquisita che sia la sua origine, parte integrante dell’individuo mentre non possono rientrare in questa definizione né i Liquidi Organici (Jin-Ye), né il Sangue (Xue).

L’uomo è costituito da pochi e precisi elementi : lo Shen, il Jing, il Qi, il Sangue e i Liquidi Organici. Sempre troviamo nei testi antichi una distinzione netta fra il Jing, il Sangue e i Jin-Ye.
Il Sangue in particolare si potrebbe essere tentati di pensarlo come un costituente integrato del corpo, ma non è così, il sangue è una particolare miscela di Qi (il qi nutritivo Ying) e di Liquidi Organici, il sangue è in costante e stretto rapporto col Jing, ma non è Jing, esso dipende piuttosto dal qi prodotto dalla Milza e dalla disponibilità di liquidi organici.
Non a caso la patologia del Sangue e del Jing sono due cose assolutamente diverse, il Jing ha un ruolo strutturale che il sangue non ha, il sangue nutre e collega fra loro tutti i Jing del corpo attraverso la rete dei meridiani, ma non può essere assimilato al Jing, il sangue è uno strumento fabbricato ed utilizzato dal corpo, il Jing è il corpo!
Ogni sostanza per divenire Jing Acquisito presuppone una "raffinazione" che partendo dai "cereali" porta alla estrazione da parte della Milza di essenze nobili che verranno integrate nel corpo dall’azione della Yuan Qi.
Queste essenze, queste sostanze, non sono deputate tanto a nutrire l’organismo, compito questo attribuito all’energia Ying contenuta nel Sangue, quanto ad accre-scere, riempire, reintegrare il corpo, ed ecco così aprirsi un nuovo capitolo ed una nuova luce su di esso : i Sapori.
Huang Di non poteva sapere che esistono gli aminoacidi, le proteine, i grassi, i carboidrati etc. etc., egli aveva di fronte la molteplicità degli alimenti possibili e la rigida limitatezza dei Jing, cinque! Già, poiché ogni struttura anatomica umana deve comunque essere ricondotta all’organo di appartenenza: così il Rene manifesta il suo Jing nel parenchima renale, ma anche in molte altre forme, nei denti, nelle ossa, nei midolli, nei capelli etc. e così per tutti gli altri Organi Zang.

Ogni struttura anatomica umana può essere ricondotta ad uno dei cinque Zang.
Si poneva così, per Huang Di, il problema di innumerevoli alimenti e di soli cinque Jing ; ciò che mise tutto al suo posto fu il sapore, unico elemento macroscopi-camente disponibile al fine di classificare e distinguere in cinque diverse categorie tutti gli alimenti.
Huang Di pensò che dai cibi salati la Milza estraesse il Jing Acquisito utiliz-zato dal Rene per formare il proprio parenchima, l’osso, i denti etc, che dai cibi agri la Milza estraesse il Jing del Fegato e così via.
Lo yin è il sapore, lo yin crea la forma. La terra dona all’uomo i cinque sapori per nutrire la forma…è "l’energia pura" dei cereali che si trasforma negli altri Jing del corpo. (Tchang Tche Tsong , commento al cap. V § 3 del Su Wen)
La classificazione in categorie di sapori ha una motivazione puramente analogica e vorrei sottolineare che non stiamo parlando dell’azione farmacologica dei Sapori, ma del loro ruolo alimentare, del rapporto che essi hanno con il Jing, così se è logico che una sostanza piccante disperda l’energia, la porti in superficie, sia diafo-retica e "convenga" così all’energia del Polmone, sicuramente non significa che tutti gli alimenti piccanti "nutrono" il Polmone stesso (non mi risulta che dosi generose e quotidiane di pepe o peperoncino favoriscano il trofismo polmonare o cutaneo).
Per ciò che attiene all’effetto trofico e metabolico degli alimenti (effetti sul Jing!) possiamo dire oggi che il loro sapore è componente quasi ininfluente, ha valore storico ed analogico, sappiamo che tutte le strutture anatomiche umane sono composte da molecole presenti in alimenti dei più svariati sapori, mentre l’effetto farmacologico (effetti sul qi! )di un particolare sapore riveste una notevole importanza ed è l’oggetto di importanti studi in campo fitoterapico.
Credo perciò, che molto della dietetica cinese debba essere rivisto, abbando-nando quello che oggi appare solo un’evidente forzatura tesa a far coincidere l’effetto dietetico generale di un cibo (spesso frutto di attente e secolari osservazioni) con il suo sapore, cosa, sovente, francamente un po’ stiracchiata!
Fra tutti gli alimenti ne esiste uno veramente particolare che non è assimilabile agli altri e che non concorre alla formazione dei Jing: l’acqua.
Huang Di aveva ben colto questa particolarità e aveva differenziato il ruolo dell’acqua all’interno dell’organismo descrivendo i Jin-Ye, i Liquidi Organici, che certamente non sono Jing e hanno ruolo, destino e metabolismo del tutto diversi.
I liquidi organici hanno la loro "sorgente" nello Stomaco poichè è l’assunzione d’acqua, attraverso l’alimentazione, che reintegra continuamente i liquidi organici e l’alimentazione "parte" dallo Stomaco.
Raggiungendo i vari Zang questa acqua, questi liquidi sono trasformati in altrettante "sostanze" che però non hanno la dignità di Jing. Il Polmone trasforma i Liquidi Organici in rinorrea chiara, il Fegato in lacrime, il Cuore in sudore, la Milza in saliva fluida, il Rene in saliva densa ( Su Wen Cap. XXIII §. 5 ).
E’ veramente interessante notare come tra queste sostanze, tutte facilmente reintegrabili, manchi volutamente lo sperma che non può essere considerato una mera trasformazione di liquidi da parte di un organo, essendo esso latore del messaggio della vita, essendo esso una "sostanza creatrice", esso è Jing per definizione.
Esso viene considerato da Huang Di una piccola parte concentrata di quel Jing Innato che portando il "progetto" nel grembo materno, e sommandosi qui al Jing Innato della madre darà origine ad una nuova vita.
Questo è il motivo per cui la MCT ci ha tramandato l’eccesso sessuale come una pratica estremamente dannosa, dannosa proprio per il Rene giacché si pensava che ad ogni eiaculazione una parte di prezioso Jing Innato venisse emessa e dispersa e sappiamo quale stretto legame unisca il Jing ed il Rene, ecco così che la continenza sessuale diventa, nel pensiero cinese, uno dei mezzi principali per conservare il Jing e promuovere la longevità.
Riassumendo il pensiero di Huang Di costatiamo come l’uomo sia formato in modo complesso e meraviglioso, ma secondo un progetto riconducibile alla trinità fondamentale Cielo-Uomo-Terra, esso è formato da tre componenti primari : il Jing o se vogliamo, i cinque Jing, che nelle loro così diverse manifestazioni vanno a costituire la corporeità dell’individuo, la sua sostanza; il Qi, che, molteplice nelle sue manifestazioni, ma unico nella sincrona coordinazione del suo agire, ne rappresenta la funzionalità, la capacità d’azione, il continuo divenire; lo Shen, che, oscuro e insondabile nella sua assoluta incorporeità, è la coscienza del sé, il legame con il Cielo, col mondo dello Spirito, col Mistero con la M maiuscola che, in fondo, è sempre e comunque all’origine dell’uomo, della sua esistenza.

Bibliografia Essenziale

  1. Maciocia G. The foundation of Chinese Medicine, Churchill-Livingstone, Edimburg, 1989.
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  4. Nei Jing Ling Shu trad. Ming Wong, Ed. Masson, Paris, 1987.
  5. Chengxinnong et al., trad. di Bensky & O’Connor :Chinese acupuncture and moxibustion, Eastland Press, Seattle, 1987.
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  7. Gwuei-Djen L., Needham J.: Aghi Celesti, Ed. Enaudi, Torino, 1984.

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