Libri da Leggere e Rileggere

The Treatment of External Diseases with Acupuncture & Moxibustion, di Yan Cui-Ian e Zhu Yun-Iong, Ed. Blue Poppy Press, Boulder, 1997.

Le waike sono, secondo l’ordinamento della MTC, non solo le affezioni dermatologiche, ma tutte quelle che attualmente sono inserite fra le forme traumatologiche. Questo testo le analizza in modo sistematico e dettagliato, fornendo utili schemi di tipo agopunturistico, oltre ad interventi mediante moxibustione, coppettazione e farmacoterapia (per uso interno ed esterno). Rilettura del celebre Tieh Ta Ke pubblicato nel 1980, è nel suo genere libro unico, soprattutto per la perizia con cui si descrivono le fisiopatologie energetiche d’affezioni spesso trascurate (condriti, noduli mammari, punture d’insetti, fratture, ecc.).

Provenienti dalla Scuola di Hebei, gli AA riescono a trovare un linguaggio in buon equilibrio fra essenze tradizionali e mondo scientifico moderno. Molto curato l’indice analitico.

The Pulse Classic A Traslation of the Mai Jing by Wang Shu-he, traslated by Yang Shou-zhong, Ed. Blue Poppy Press, Boulder, 1997.

Il trattato dei polsi di Wang Shu-he è considerato uno dei classici di maggior interesse nello studio della MTC. Basato su testi canonici precedenti (Sowen, Lingshu, Shang Han Lun, Nan Jing, Jin Gui Yao Lue) ha influenzato in modo decisivo lo sviluppo teoretico della Medicina Cinese, dal periodo Han  fino ai nostri giorni. Questa traslazione di Yang Shou-zhong, oltre ad essere completa, riporta le note ed i commenti originali e quelli successivi alla stesura del testo, fino alle recentissime dello Zhong Yao Da Ci Dian, pubblicato negli anni novanta. Certamente conosciuto dai medici Arabi, il testo fu diffuso in India nel 13°  secolo e se ne conosce una versione turca che risale al 1313. Esso descrive i 24 polsi classici ed una serie di varianti peculiari, spiegandone significato ed impiego nella pratica clinica. 

Il dolore lombare come paradigma di patologia ad impatto socio-economico: status quo, prospettive della ricerca e strategie terapeutiche, a cura di: D. Camaioni, M. Evangelista, M. Meglio, Ed. CE.DI.S., Roma, 1998.

Il dolore lombare non solo è una frequente condizione cinica ad alto impatto socioeconomico, ma la sua diagnosi e gestione risultano, in molti casi, veramente difficili. L’esame clinico e la diagnostica strumentale (RX, TAC, RMN), possono condurre a diagnosi e proposte terapeutiche utili, se si riesce ad inquadrare singolarmente il problema.

La sintomatologia algica, sovente complessa e multiforme, è ciò che più preoccupa medici e pazienti e l’intervento chirurgico appare proponibile solo in un esegui numero di casi.

Il ruolo dei farmaci antidolorifici, della ginnastica posturale ed anche dell’agopuntura, sono valutati in vari capitoli compilati, in modo esemplare, da illustri esperti italiani.

Ne nasce un manuale di pregevole fattura e di notevole importanza pratica per chi debba occuparsi di “lower back”.

Herb Controindications and Drug Interactions, di Francis Brinker, Ed. Eclectic Medical Publications, Sabdy, II Ed., 1998.

La fitoterapia è una medicina basata sull’impiego di droghe dotate di principi attivi, con indicazioni e controindicazione e, soprattutto, di potenziali interazioni con i farmaci di sintesi, con possibili effetti d’inbizione, competizione, sinergia, ecc. Il testo di Brinker fa il punto della situazione ed analizza in modo dettagliato (e con aggiornata bibliografia) le interazioni farmacologiche fra piante medicinali d’uso frequente e farmaci di larghissimo impiego sociale (FANS, corticosteroidi, antipertensivi, anticoagulanti, immunosoppressori, antiblastici, ecc.).  Dal momento che è stato calcolato (New England Medical Journal, 1999), che oltre il 35% degli effetti collaterali gravi da principi naturali si deve ad automedicalizazione o a scarsa conoscenza delle interazioni farmacologiche, il testo va consigliato a medici, farmacisti, naturopati e pazienti, che fanno uso di piante medicinali (occidentali, cinesi, ayuverdiche, giapponesi, ecc.). 

La voie des Divins Immortales. Les chapitres discursifs du Baopuzi neipian, trad. par Philippe Che, Ed. Gaillmard, Paris, 1999.

Il Baopuzi neipian è il testo più importante di Ge Hong, il più illustre degli “alchimisti” cinesi dell’alta antichità, colui che, più di altri, compenetrò e sintetizzò, nella medicina, la grande tradizione della Scuola Naturalistica dello Yin/Yang e delle “Cinque trasformazioni”, che diedero poi motivo di studio e sviluppo, nell’era classica, a Li Shi Zhen. Questa versione dal cinese di Ph. Che, comprende i capitoli più semplici e discorsivi, ripartendo da alcune note di J. Needham, contenute in Science and Civilitation in China, vol 5 par. 3, del 1976.

Sono descritti i metodi contemplativi e gli stili di vita necessari a rinforzare l’Essenza e giovare allo Spirito ed ancora i “riti” necessaria ad attivare il “cinabro” interiore.

Una lettura stimolante, che ci trasporta, di colpo, all’interno del più puro ragionamento taoista. Le note del traduttore consentono un cammino alquanto semplificato. 

La rumeur du dragon et l’ordré du tigre, di Jean-Marc Eyssalet, Ed. Guy Trédaniel, Paris, 1999.

Studio attraverso i classici (Sowen e Lingshu), del concetto di Triplice Riscaldatore, esaminato sotto diversi punti di vista: organizzazione generale, circolazione, funzioni.

Continuazione ideale del libro precedente (Montées de nuages et descente de pluies, dello stesso editore), consente a Eyssalet di mostrare la sua forte tempra di sinologo ed al contempo l’originalità senza eguale del suo pensiero interpretativo. Molto interessante è la descrizione dello sviluppo dell’Energia Nutritiva (rongqi), che procede secondo una propagazione modulata, melodica, legata al ritmo respiratorio. Libro davvero appassionante, che mostra tutta la vivacità e la ricchezza della ricerca di marca francese. 

Imposture Intellettuali. Quale deve essere il rapporto fra filosofia e scienza?, di Alan Sokal e Jean Bricmont, Ed. Garzanti, Milano, 1999.

Il libro ha un duplice obbiettivo. In primo luogo proporsi come critica all’esasperato relativismo epistemiologico fiorito e sviluppatosi nell’ultimo decennio e genericamente definito “postmoderno”; poi polemizzare contro la spudorata superficialità con cui molti AA trattano di argomenti scientifici. La scienza, pertanto, non è mera o arbitraria narrazione, ma come serio e difficile lavoro, è da riservare ad alcuni e non fruibile, nell’immediato, da parte di tutti.

Molto interessanti le sezioni riguardanti “maitre-à-pensèr- di questo scorcio di secolo: Lacan, Deridda, Julia Kristeva, Gilles Deleuze e Bruno Latour.

Va letto per riflettere su quanto di falso, nella divulgazione, esiste già nella definizione stessa del “divulgare” e su come, in teoria, non si possa uscire dall’equazione: rendere noto = volgarizzare. 

Medicina complementare e medicina accademica, di Helmut Kleine, Ed. Nuova Ipsa, Palermo, 1999.

L’A., una dei maggiori esperti tedeschi di metodologie di ricerca, ci offre alcuni spunti di riflessione sull’integrazione possibile fra Biomedicina e Medicina Complementare. Prendendo lo spunto dal nuovo dibattito, animatosi in Germania dopo l’inserimento della MNC nel piano di studi universitari delle facoltà di Medicina e Chirurgia, mette a disposizione le sue idee e le sue esperienze nell’ambito di quest’annosa controversia. 

Iniziazione alla Cromopuntura Auricolare tecnica indolore di guarigione, ed. Mediterranee, Roma, 1999.

L’auricoloterapia attraverso l’effetto d’onde elettromagnetiche, in altre parole l’azione riflessa attraverso l’uso di luce colorata sulla superficie auricolare. Sponsilli, studioso da vent’anni di MNC e Medicina Olistica, compone un testo non solo agile e godibilissimo, ma molto stimolante sotto il profilo pratico e culturale.