Associazione DaIMON

Associazione Medica per lo Studio dell’Agopuntura

Scuola Italo-Cinese di Agopuntura, Roma

 

 

Il viaggio del Jing

  

Paolo Brici

 


 

“L’acqua viene usata più per fare gli oceani

che per qualsiasi altra cosa”

                     L. Fetchner

 

“Tutta l’acqua va al mare” 

proverbio

 

“Se rubi a un autore è plagio,

se rubi a molti è ricerca”

                  W. Mizner

 

 


 

Riassunto: L’articolo prende forma dalla elaborazione e dalla messa a confronto di diversi articoli e conferenze tenute dal Prof Jeffrey Yuen, ricostruendo la circolazione della Jing Qi per deduzione sulla base  delle indicazioni date a proposito di altri argomenti trattati, integrate  da alcune altre fonti. In conclusione  una ipotesi personale sull’interconnessione  fra circuito del Jing legato a San Jiao sul Zu Tae Yang e Chong Mai, tra mari (HAI), trasporti (SHU), montagne e cascate.

 

Parole chiave: Jing, Mare, Zu Tae Yang, Chong Mai, simbolismo corporeo.

 

Summary: Following indirect indications from some articles and conferences of Prof. Jeffrey Yuen , author takes rise to deduce Jing’s circulation.. Then  he shows a personal hypothesis about  link between circulation of Jing in Zu Tae Yang and  Chong Mai.

 

Key words:  Jing, Sea, Zu Tae Yang, Chong Mai, bodily symbolism.

 


Precisazioni introduttive

 

Dobbiamo immaginare la vita nel “microcosmo uomo” non dissimile da quella del mondo in cui viviamo, legata indissolubilmente all’acqua,  non acqua stantia, ma acqua in movimento, acqua che scorre (1) , evapora, si condensa in nuvole , cade come pioggia, nutre sorgenti senza essere visibile,  diventa ruscelli, laghi, fiumi  e mari, irriga la terra e la feconda, riprende la via del cielo come vapore  per assumere nuovamente forma di nuvole, condensarsi e precipitare ancora. Questo gioco fra “acque inferiori e acque superiori”, prende il nome di San Jiao e viene giocato nell’uomo nel dialogo fra il Rene e il Polmone ( o se si preferisce nel conflitto fra Acqua e Metallo (2 ) o fra il Se e il Mondo (15).

 

Va preventivamente posta una chiarificazione a proposito della Yuan Qi: esiste una Yuan Qi yang che fa riferimento al Rene Yang paragonabile al vapore, e una Yaun Qi yin che fa riferimento al Rene Yin e che potrebbe essere la precipitazione, pioggia o neve che sia. Quest’ultima forma di Yuan  Qi viene spesso riferita come Jing Qi. Dunque  Yuan Qi  e Jing Qi sono due aspetti  funzionali diversi di una stessa materia (2).

 

Acqua e Yuan qi  hanno corrispondenza di appartenenza, il ciclo dell’acqua è dunque nell’uomo il ciclo della Yuan Qi e del Jing

 

Altra precisazione da preporre  è a proposito del meridiano  di Vescica (1) che va considerato sì unico, ma formato da 5 segmenti:

·         1° ramo  Da BL.1  a GV.20

·         2° ramo: da GV.20   alle orecchie (GB. 8,GB.12)

·         3° ramo :  ramo dorsale interno di Vescica, da GV.17  fino a BL. 23

·         4° ramo:  ramo da BL.23  a BL. 40

·         5° ramo:  ramo dorsale esterno di Vescica, da GV.17 a BL.41, lungo i Ben Shen fino a BL.54, lungo le gambe da BL.55 a BL. 67

 

 

San Jiao dorsale: il Jing grezzo diventa Yuan Qi

 

Il Polmone, al momento del primo respiro, assume il Qi del cielo, TIAN QI, e lo trasmette a San Jiao. Il Qi del Cielo è come con un soffio che attiva  Ming Men, il cui Fuoco mette in comunicazione i due Reni. Da questo momento il Ming Men riscalda  lo Jing grezzo che diventa leggero (cioè Yuan Qi) e sale da GV.4 lungo la colonna  distribuito da San Jiao agli Shu dorsali  e quindi agli Zang-Fu da cui attingeranno  i meridiani principali (2).

E’ da immaginare come una fontana di vapore caldo, che ha sorgente in GV.4 dove lo Jing viene  trasformato in yang. Da GV.4 parte  uno zampillo centrale[1] (13) di Yuan Qi, intensamente yang e tanti bracci laterali, più o meno intensi, a seconda  di quali e quanto saranno nutriti gli organi rappresentati dagli shu dorsali lungo la branca mediale di Zu Tae Yang. Il “caldo  vapore” del Ming Men , dopo aver irrorato lo shu dorsale , prosegue lateralmente verso la branca laterale di Vescica. Perciò il Ben Shen sarà attivo solo se sarà stato attivato preventivamente  lo shu corrispondente (2).

“Questo movimento ( da GV a Vescica , ramo interno ed esterno) rappresenta il  dispiegarsi, il fluire  verso l’esterno, l’irrigazione che origina dall’essenza. Questa irrigazione è il sé che  si muove verso la vita, che si muove nell’anima e tutto ciò è riflesso dal ramo esterno della Vescica.” (1)

Se il calore si porta spontaneamente verso l’alto è chiaro che la Yuan qi  che cammina trasversalmente non deve essere più tanto calda, ma piuttosto concentrata, così è da pensare che ai Ben Shen arrivi una Yuan Qi densa, fresca, con caratteri maggiormente yin, se prima era vapore caldo che saliva, ora è sospeso, come una nuvola, pur sempre vapore, ma aggregato, una Yuan Qi  che ha  cioè già assunto caratteristiche del Jing.

Abbiamo così una branca interna di Vescica irrorata di Yuan Qi yang e una  esterna a cui diffonde trasversalmente Yuan Qi yin. Lo Shen particolare potrà essere manifesto solo se sull’agopunto è arrivata Jing Qi : non può evidenziarsi uno Shen  senza uno Jing (10).

 

 

Lo zampillo centrale di Yuan Qi yang sale dunque lungo la colonna, distribuendosi parzialmente agli shu dorsali. L’ultimo punto che nutre lateralmente potrebbe essere BL.11, DA ZHI, (nome secondario DA SHU, grande punto di trasporto) ( 7,9) shu del Chong Mai per nutrire i 12 meridiani  di cui è mare (L.S. 33) (6).

 

Continuando  nella sua salita lungo la colonna la Yuan Qi , al pari del vapore, perde progressivamente vigore, per ritrovarsi condensato ancora in nuvola nel cielo del corpo: il capo. Precisamente (2) a GV.17, Porta del Cervello, da cui la Yuan Qi yin, il Jing, nutre il Mare dei Midolli . A questo punto la traiettoria della Yuan qi divenuta ormai completamente yin si inverte, comincia la precipitazione.

 

GV.17: NAO HU , Porta del Cervello.

Si tratta di una porta ad un solo battente, il cui significato è “porta, famiglia” (7). E’ la porta interna della casa, indica anche riunione di uomini, di amici che bevono insieme (11). In dialettica con MEN (R 3426) che è la porta a doppio battente, il portone di casa attraverso il quale si esce dalla famiglia, HU (R2141) è la porta  interna, attraverso la quale si accede all’intimità e alla cordialità familiare.

Punto inferiore del “Cervello medio”,[2] quella parte di cervello connesso alla capacità di interazione, luogo di trasformazione ed amplificazione dell’esperienza del mondo e della memorizzazione del vissuto .(3).

E l’unico punto che porta nel nome principale “cervello” inteso come viscere curioso, deposito delle  leggi e delle tradizioni di famiglia. (4)

Punto di riunione fra Du Mai e il meridiano di Vescica. Da GV.17 partono il terzo e il  quinto ramo del meridiano di Vescica, il primo che raccoglie i punti shu, l’altro che raccoglie i Ben Shen.

Da GV.17 vengono trasmesse le leggi conservate nel “mare dei Midolli” (AFA)[3]

 

 

La cascata del Jing, Yuan Qi yin

 

Una volta nutrito il cervello, il sovrappiù del Jing ormai molto yin, precipita lungo la branca laterale  di ZuTae Yang , raccogliendo il Jing non utilizzato giunto ai Ben Shen “orizzontalmente” dallo shu corrispondente, fino a BL.52, ZHI SHI, Benshen del Rene. Quindi il Jing prosegue ad irrorare il 5° ramo fin nel cavo popliteo. Qui il Jing non segue più la traiettoria  del 5° ramo verso il piede, ma si arresta a BL.40, termine del 4° ramo, quello che comincia a BL.23.

A questo punto la cascata si infrange, e il Jing subisce  la rivoluzione inversa a quella di GV.17, e viene instradato  verso l’alto, lungo il 4° ramo , ai punti di coscia posteriore, fino ai punti Liao (2), poi gli shu viscerali sfinteriali (15) e quindi BL.23[4], da cui ritorna a Ming Men per essere nuovamente vaporizzato come Yuan Qi yang lungo il Du Mai.[5]

 

BL.40: WEI ZHONG: Centro della sinuosità o della curva (la curva  del Jing?)

Punto terminale del 4° ramo di BL (shu viscerali sfinteriali, punti sacrali e Liao, punti di coscia posteriore)

Punto He  degli shu antichi, ma non relazionato  al circuito  degli altri punti antichi ( di pertinenza del 5° ramo, mentre BL.40 lo è del 4°).

Punto riunione del Distinto di Rene/Vescica (15).

Unico Punto “ Porta della terra” anatomicamente lontano dalla pelvi, relazionato al Qi della terra e ai 12 rami[6]. Sono punti che servono a far salire, a connettere  la terra col cielo (3).

Punto di connessione con Chong Mai  ( ramo discendente da ST.30) ( sec. Ja Yi Jing) (6)

Punto metabolico, che tratta tutte le patologie croniche, punto che regge i lombi e sostiene i Reni. Influenza tutti i punti del ramo interno di Vescica fino a  BL.23 (1,7,9)

 

Si può sostenere che la retromarcia del Jing a BL.40 sia sostenuta dal distinto di KI/BL?

E’ un fatto che trattando tali distinti sosteniamo il Jing (8), e che in quanto prima coppia descritta dal Ling Shu questo circuito sia l’inizio dell’approfondimento del patogeno intrappolato nel Jing (15).

 

 

La disposizione dei punti del 4° ramo di Zu Tae Yang lungo il circuito del Jing giustifica la funzione di sostegno che  gli shu sfinteriali ( BL.25, 27, 28) hanno nei confronti degli shu al di sopra di BL.23 (15), e ancora la funzione di risparmio e di rinforzo dell’essenza di BL.24  o BL.30 (2). Questi punti infatti ricoprono una posizione strategica, perchè attraversandoli il Jing si ri-superficializza a Ming Men . Si possono utilizzare così per superficializzare il patogeno che il Jing sta trasportando per controllarlo e nasconderlo nelle articolazioni o nei midolli (2, 15, 8).

Quando il trattamento  di tali punti non funziona, si deve immaginare che siano bloccati i punti  a monte, quelli della branca esterna di vescica. Va trattato BL.52, il Benshen posto allo stesso  livello di GV.4 e BL.23, come se a questo parallelo ci potesse essere un by-pass che non permette il nutrimento dei punti sottostanti del 4° ramo, che solo dopo il trattamento di BL.52 si riattivano (2).

 

 

Jing di San Jiao e Jing di Chong Mai

 

A questo punto una digressione personale, coerente ma da sottoporre a verifica, che relaziona il circuito della Yuan Qi e la condensazione del Jing lungo il percorso di Zu Tae Yang nel post-natale ( cioè la distribuzione di Yuan Qi da parte di San Jiao dorsale), col meccanismo principale che distribuisce  e organizza il Jing , ovvero i Meridiani Curiosi e in particolare Chong Mai.

La digressione prende spunto  dalla constatazione dell’analogia tra il circuito prenatale del Chong Mai e quello post-natale di San Jiao (14) e dalla evidenza che i tre punti chiave del circuito hanno a che fare con il meridiano curioso: GV.4 come “fontana” di entrambi i flussi, GV.17 come vittima del perverso che penetra a GV.16 nel Chong Mai, (6),  BL.40 come punto di connessione con Chong Mai  nel suo ramo discendente.

 

 

Su suggerimento bisbigliatomi del Dr. De Berardinis, ipotizzo che a BL.40, la cascata non prenda solo  la direzione del 4° ramo di Zu Tae Yang per chiudere il circuito a Ming Men, ma si infranga distinguendo 2 rivoli che si incanalano orizzontalmente verso due punti,  posti in posizione Yin e yang  rispetto al centrale (ZHONG) BL:40, che esprimono nel loro nome la posizione anatomica e la valenza dell’Acqua che trasportano.

Un rivolo esterno,  lateralizzato  a BL.39, WEI YANG, sinuosità dello Yang , dove il Jing maggiormente yang ( la pioggia)  risale lungo il canale yang dell’Acqua, verso BL.23, l’altro mediale (Yin) ove il Jing più freddo prende la via dell’Acqua Yin, lo Zu Chao Yin ( Rene) a KI.10, YIN GU,  Valle dello Yin[7] . Qui il Jing  viene dinamizzato (assume l’energia del Rene) (5) e inviato al versante ventrale del tronco, a KI.11 fino a  KI.27 dove è reso coerente ( cioè capace di oscillare alla frequenza propria del corpo) (5) e quindi distribuito agli organi con gli shu anteriori (12).

Il flusso yang, dorsale, piovoso,  ritorna al Fuoco del Ming Men, e da qui in parte potrebbe sfociare nel Mare del sangue e in parte sarebbe nuovamente  vaporizzato per nutrire in sequenza ordinata Rene, Milza, Fegato, Cuore e Polmone. La corrente yin arrivata a KI.27 potrebbe entrare  nel circuito del Chong Mai , il Chong Mai discendente. ( il Chong Mai è come una ciminiera, una parte sale, una scende (10)).

Jeffrey Yuen (12) trova analogia fra il decorso del meridiano di vescica al dorso e la disposizione degli shu dorsali  e il decorso di Rene-Chong Mai al torace: si potrebbe pensare che sia proprio la Yuan Qi/Jing Qi in questo conflitto di movimento fra espansione e condensazione, tra Metallo e Acqua, a disporre coerentemente la sequenza degli shu sia dorsali  che toracici, che tale conflitto rappresenta (2)[8].

 

 

Si potrebbe (poeticamente o geologicamente) immaginare sul torace una montagna e sulla cima della montagna-Polmone (8), appena sotto il Cielo[9], un grande magazzino (KI.27 SHU FU, Magazzino degli Shu) di jing freddo,  nevoso, “mare di neve”, un ghiacciaio perenne, fonte di acqua e contemporaneamente suo deposito, da cui Chong Mai attinge per nutrire organi e visceri. Quest’immagine spiegherebbe la valenza fredda dei punti KI.22-27 nell’economia  fisiologica degli zang-fu  .

 

         Esasperando l’analogia possiamo pensare al Mare del Sangue come ad un oceano vero e proprio, Jing grezzo nel bacino della pelvi; al Mare degli Zang-Fu   e dei Meridiani come alla sommità di una montagna , sul cui versante yin, ventrale,  c’è un ghiacciaio  ( che nutre lo yin , la materializzazione in organo dell’energia) e sul cui versante yang sta un lago alpino, BL.11, DA SHU,  il Grande Trasportatore, DA ZHI –nome principale- , la Grande Spola  per la tessitura della trama dei meridiani, temperato dalla “corrente calda” residua che giunge da Ming Men.

         L’Acqua del ghiacciaio di Chong Mai a KI.27 (già coerente, dolce, utilizzabile per bere e irrigare) sarà l’Acqua più velocemente disponibile, distribuita con generosità dal punto che rappresenta la “fontana della giovinezza, cascata discendente di grande importanza”(13).

Sarà la Yuan Qi fredda, il Jing che Chong Mai utilizzerà per nutrire gli organi con le sorgenti toraciche del suo ramo toraco-facciale poste su Zu Chao Yin (6) ( gli shu toracici) .

Dal ghiacciaio nasceranno anche gli innumerevoli rivoli intercostali descritti dal Da Cheng all’enunciato 137. Potremmo pensare ancora a questa valenza fredda per giustificare la capacità del Polmone di rinfrescare.

 Sempre dal grande ghiacciaio,  sullo stesso parallelo ma sul versante Yang, dorsale si formerà (attraverso BEI SHU XUE, altro nome secondario di BL.11 che significa Dorso Trasporto Grotta (7): grotta di trasporto al dorso?) un lago di Chong Mai a BL.11 ( altro punto “fontana”),  da cui attingeranno i 12 fiumi dei meridiani ( i meridiani curiosi sono stati paragonati a dei laghi, mentre i meridiani energetici dell’adulto vengono raffigurati come fiumi (10)).

 

In questo modo Chong Mai utilizzerebbe lo Jing-Acqua di diversa qualità per i diversi Mari:

·         Mare ( distributore di Jing) di Zang-Fu con Acqua fredda, sorgiva di ghiacciaio, che inviata agli organi viene “energizzata” da San Jiao ascendente che  distribuisce agli stessi organi e visceri Yuan Qi calda lungo il meridiano di Vescica: una sorgente discendente, l’altra ascendente, una a valenza fresca, l’altra a valenza calda, una nutritivo, l’altra dinamizzante..

·         Mare dei meridiani similmente ad un immenso lago di Acqua dolce sulla schiena della montagna, da cui vengono alimentati i fiumi emissari.

·          Il Mare del Sangue potrebbe essere paragonato all’acqua dell’oceano, ancora salata, Jing grezzo,  che richiederà una elaborazione più lunga per l’utilizzo, ma rappresenterà comunque la riserva di gran lunga più abbondante.[10]

 

BIBLIOGRAFIA

 

 

1         Yuen J C : I punti della Vescica, La Mandorla, anno VI, n. 23, dicembre 2002

2         Yuen J C: Il percorso della Yuan Qi, Seminario AMSA, non pubblicato, Roma 2000

3         Yuen J: I visceri curiosi, le Porte della Terra, l’invecchiamento, Ed AMSA, Roma giugno 2002

4         D’Onofrio T: I punti del Vaso Governatore, policopie,  Roma 1999

5         Dujany R: Fisiologia energetica , Clinica energetica, Tecniche Nuove Ed. Como, gennaio 2001

6         Corradin M. et al: I meridiani e i visceri curiosi, www.agopuntura.org, La Mandorla , dicembre 1998

7         Guillaume G: Dictionnaire des Points d’Acupuncture, Guy Tredaniel Ed. Paris, 1995

8         Yuen J : I meridiani luo e distinti nel trattamento delle patologie gravi, policopie AMSA , Roma 1999

9         De Franco L . Nomi primari e secondari dei punti di agopuntura, Riv It d’Agopuntura, Anno XXIII, n° 102,  dicembre 2001

10      Mollard Y, Maiola M: L’uomo prima della nascita, So Wen Jaka Book Milano Ed. 1996

11      Selmi M: Studio dei punti pelvici del Ren Mai, La Mandorla, anno III, numero 11, dicembre 1999

12      Yuen J: QI Jing Ba Mai, Conferenza presso A.M.S.A., non pubblicata, Roma  1997.

13      Postiglione M: Le Fontane della Salute, www.sia-mtc.it, XX congresso.

14      Brici P et al: Architettura sacra: la fondazione del Tempio, comunicazione al XX congresso SIA, Firenze, ottobre 2000.

15      Yuen J: Influenza tra soma e psiche nei tendino-muscolari, Seminario AMSA, policopie,  Roma, 1998

 

Per chiarimenti:

Dr. Paolo Bici

4790 Rimini via Pleiadi, 71

[email protected]

 



[1]  M. Postiglione descrive 20 punti “cascata”, di cui 4 dorsali e 12 ventrali, 3 alla testa e 1 al piede, con funzione nutritiva intensa e abbondante, “tale da rifornire generosamente zone dove operano sistemi vitali ininterrottamente  o ritmicamente”. “L’energia erogata sgorga abbondantemente come una FONTANA, o impetuosamente come una CASCATA, o come FUOCHI D’ARTIFICIO. Le fontane sono a getto discendente o ascendente o orizzontale o misto”. GV.4  è una delle fontane dorsali.

 

[2] I cinesi , come la medicina occidentale, dividono il cervello in due emisferi, ma anche in tre regioni, come riflesso dei tre fuochi di San Jiao. Il cervello inferiore che controlla la sopravvivenza e corrisponde funzionalmente  a tronco,mesencefalo e cervelletto di estende da GV.14 a GV.16, il cervello medio è connesso con l’interazione e l’esperienza va da GV.17 a GV.20, il cervello superiore, corticale , da GV.21 a GV.24.

 

[3] E’ il punto dello scappellotto ( colpo al capo che fa togliere il cappello), lo scapaccione cordiale (colpo dato a mano aperta sulla parte posteriore del capo) con cui il padre ammonisce il figlio. In dialetto romagnolo “toza” (benevolo) , con progressione in “tuzon” ((in senso più redarguente) fino al plurale “tozi “ e “tuzun” da intendersi decisamente in modo più serio (punitivo ).

 

[4] Questo circuito renderebbe anche ragione di una sindrome che mi ha incuriosito: la penetrazione del perverso attraverso  GV.16. Questa provoca febbre e rigidità della colonna per 21 giorni , successivamente lombalgia e pesantezza del corpo. L’ostruzione di GV.16 impedirebbe alla yuan Qi calda di salire a GV.17, così si accumula calore lungo GV che si  esprime come febbre e rigidità lombare; al 22° giorno si comincerebbe ad avvertire  la mancanza del Jing che proveniva da GV.17: non viene più nutrito BL.40 ( lombalgia) né più rifornito GV.4 (pesantezza del corpo)

 

[5] La circolazione del Jing interessa dunque tre dei cinque rami del meridiano Zu Tae Yang

 

[6] “Analogamente ai punti Finestra del Cielo –espressione anatomica dei 10 tronchi-,  si trovano nella zona dell’area pelvica dei punti che riflettono il qi della terra e rispecchiano i 12 rami. Essi sono: BL.40, KI.11, GB.30, LR.12, ST.30, SP.12, CV.1, CV.4, CV.6, BL.35, GV.4, GV.1. Sono un gruppo di punti usati tradizionalmente per far risalire  la yang  qi. Mi prendo la libertà di definirli col nome di “porte della terra””. (3)

 

[7] Sia  KI.10 che BL.39 hanno a che fare con l’acqua del Jiao inferiore

 

[8] Oltre agli shu dorsali  dai quali viene distribuita energia yang e agli shu toracici che riforniscono energia yin, si deve pensare ad un intermedio, uno Chao, l’Uomo fra il Cielo e la Terra. Lo Chao che lega San Jiao a Chong Mai, il post-natale col pre-natale è la Vescica Biliare sul cui tragitto  GB.35-GB.39 si ripresentano gli shu  in senso ordinato. Correlando l’energia yang  alla funzione fondamentale del respiro, l’energia yin  alla funzione di nutrizione, all’energia intermedia “di conflitto” rimane il governo della funzione del sonno. Ciò ne giustifica l’uso nelle insonnie da stress protratto con alterazione del Jing ( cfr.. Brutzu R: Lo stress ed i disturbi del sonno: interpretazione in MTC, Yi Dao Za Zhi  n° 16 , ottobre 2001).

 

[9] Le clavicole rappresentano  e portano il nome delle “piccole chiavi” che danno accesso al Cielo, quelle , per intenderci, che nella tradizione cristiana sono state consegnate a Pietro.

 

[10] Due frammenti di Jing si incontrano a WEI ZHONG: “Salve, anche tu in vacanza ‘last minute’? Pensi di andare in montagna o al mare?”