AMSA – Roma
Presidente Carlo Di Stanislao
Centro Xin Shu - Roma
Direttore Rosa Brotzu
I meridiani secondari come introduzione ad un’agopuntura taoista.
Parte III
Emilio Simongini, Guido Bernardini
Riassunto:In questo lavoro gli autori intendono evidenziare l’importanza di imparare a gestire la malattia, e il suo evolversi nel corso della terapia, utilizzando i meridiani secondari. Attraverso di essi si può individuare a quale livello di approfondimento si trova la patologia ed è possibile espellere dal corpo (e dal patrimonio del Jing) quei fattori patogeni che sono alla base della malattia. Purificare il corpo e conservare l’essenza sono elementi fondamentali nell’ideologia taoista ed il lavoro clinico attraverso i meridiani secondari costituisce una valida modalità per agire a questo livello.
Parole chiave: Agopuntura classica, Meridiani Secondari, Jing
Abstract: In this work the authors want to show how it is important learning to use secondary channels to deal with pathology, and with its evolution during therapy. Through them you can understand in which level pathology is, and it’s possible to expell from the Jing those pathogenic factors causing the disease. Purifying body and preserving the essence are foundamental aims in taoist ideology.
Key words: Classic Acuncuture, Secondary Vessels, Jing
CASI CLINICI
Gli autori riportano dei casi clinici che mostrano in modo didattico come utilizzare lo schema dei meridiani secondari nella gestione dei pazienti.
1 –TIROIDITE
Paziente con ipotirodismo su base autoimmune di anni 50.
Terapia con eutirox 75 mg;
assenza di rilievi ecografici; ormoni tiroidei nella norma; anticorpi TPO 5200.
Pillola sospesa da poco, menopausa in arrivo.
Ipertensione minima non trattata; cefalee frequenti; ipercolesterolemia; rizartrosi dx ++;
colon irritabile (da 10 anni assume valpinax).
Colloquio: caratteristiche tipologiche di metallo. Si presenta attiva, risoluta, nervosa con astenia a poussèe.
Lingua: pallida sul corpo, lievemente improntata e arrossata ai bordi, asciutta.
Polsi: vuoto di rene yang e di cuore con riduzione del polmone.
Terapia 1: 7LU martelletto, 4SP, 4RM.
Si tratta il chong mai e il ren mai per la concomitanza di fattori ormonali (tiroide, menopausa e colesterolo); martello su lie que per le caratteristiche psichiche e per creare movimento verso l’esterno (luo).
Dopo 6 sedute:
netto miglioramento della rizartrosi (riprende a scrivere)
miglioramento degli aspetti psichici, sensazione di testa sgombra;
non ipertensione; non cefalee;
riduzione eutirox a 50 mg e poi a 25 mg;
compaiono:
disturbi del sonno, amenorrea, vampate e sudorazioni.
Il ginecologo le pratica un intramuscolare di estrogeni che non sortisce effetti positivi.
Compaiono:
forfora, labbra screpolate, sensazione di calore, gran sete,
gambe senza riposo, crampi al polpaccio. Riprendono cefalee. Aumento di peso (3Kg). Lombalgia.
Esami: ormoni tiroidei nei limiti, TPO 8300.
2- MORBO DI CROHN.
Anamnesi. Donna di 39 anni. Frequenti tonsilliti fina dall’età di sei anni.
A 26 aa. insorgono dolori articolari con gonfiore della durata di un giorno (dita mano 2º-4º, anche, ginocchia, caviglie, gomiti)
A 33 aa. si manifestano gonfiore al viso e secchezza alle mucose con interessamento di occhi, naso, gola e vagina. Risultano positivi vari anticorpi e viene posta una prima diagnosi di Connettivite Sistemica con Sindrome di Sjögren secondaria. Le viene somministrata Idrossiclorochina (plaquenil). Poco tempo dopo compare diarrea.
A 38 aa. assumendo Penicillina per una tonsillite si manifestano rash cutaneo all’inguine e vaginite. Le vengono asportate le tonsille.
Quando giunge alla nostra osservazione questi sono gli elementi principali:
-Diarrea (6 scariche/die), gonfiore addominale;
-Secchezza occhi, gola, vagina;
-Naso: riniti frequenti e di lunga durata (ora diminuite) raro rossore e gonfiore narice e pomello dx.; flushing.
-Vaginiti ricorrenti, utero fibromatoso, ciclo molto irregolare (tendenzialmente breve, flussi scarsi e di breve durata, sangue rosso scuro, grumi);
-Astenia marcata, facilmente irritabile:
-Molte intolleranze alimentari:
Gli esami strumentali evidenziano la presenza di morbo di Crohn con interessamento sia dell’intestino tenue che del crasso.
Assume Pentasa 500mg tre volte al dì.
Al colloquio la paziente mostra una tipologia metallo.
Lingua: rosea, asciutta, pochi puntini rossi sui lati
Polso: fine, debole
Interpretazione energetica:
Sin da bambina la paziente manifesta una Wei Qi continuamente attivata (tonsilliti). A 26 aa il fattore patogeno penetra in profondità e i meridiani distinti lo dirottano sulle articolazioni. I sintomi a livello degli orifizi sono legati all’interessamento dei distinti. La somministrazione di Idroxiclorochina è la causa scatenante la diarrea, che è riportata come suo effetto collaterale; evidentemente la sua azione libera le articolazioni ma, a causa del livello energetico basso, consente al patogeno di approfondirsi e coinvolgere un viscere Fu. Il corpo tenta di eliminare almeno in parte il patogeno attraverso le scariche frequenti, utilizzando i liquidi.
A 38 aa l’ennessima terapia a base di Penicillina determina un altro spostamento, questa volta al livello dello Jue yin (inguine e vaginiti). Le perdite mucose che ne conseguono sono un meccanismo di eliminazione simile alla diarrea.
Nel processo di approfondimento il patogeno è giunto al livello della Yuan Qi. Infatti sono coinvolti i visceri curiosi (utero fibromatoso). Questo ci suggerisce di utilizzare nella terapia inizialmente i mm. curiosi. Solo in un secondo momento potremo utilizzare i distinti, luo e tendino-muscolari.
L’astenia marcata e il polso debole indicano che la paziente non avrebbe la capacità di sotenere un’espulsione del patogeno. Se per esempio cominciassimo la terapia con i m. distinti con questa intenzione, rischieremmo di mobilitare il patogeno verso altri visceri o, peggio, organi.
L’interessamento della Yuan Qi è suggerito inoltre dall’osservazione dei dati di laboratorio (leucociti, piastrine) nel tempo, questi sembrano suggerire un avviarsi verso l’immunodeficienza (La Yuan Qi è la fonte della Wei Qi).
Lingua e polsi suggeriscono un vuoto di liquidi che ben concorda con i sintomi secchezza e diarrea. Il sangue ancora non è in vuoto, il suo risparmio dalle perdite mestruali è al fine di incapsulare il patogeno al livello del Jing (fibromi, stasi di sangue). Col tempo tuttavia un vuoto di liquidi può condurre ad un vuoto di sangue.
Terapia 1: 6PC (dx), 9KI, 15SP, 4SP (sx), 42ST, 4CV
Continua Pentasa!
Il m. curioso che principalmente tratta i liquidi è lo Yin Wei Mai. Il Chong Mai si utilizza per trattare il sangue o, comunque, per tutte le condizioni di vuoto. Per questi motivi si tratta allora Yin Wei come primario e Chong come secondario.
Nel frattempo viene suggerito di non interrompere la terapia farmacologica. Si valuterà di scalare il farmaco in un secondo momento, quando la paziente sarà migliorata stabilmente.
Dopo 10 sedute: scariche diarroiche molto rare
scomparso il gonfiore addominale
ciclo mestruale regolarizzato
miglioramento secchezza e vaginite
no riniti
netto aumento energie
no irritabile, fiduciosa
Dopo l’undicesima seduta compaiono rinite insistente con secchezza naso e dolori articolari ricorrenti (indice, ginocchia, anche). Inoltre la paziente riferisce grosso nervosismo causato dalla crisi della sua relazione. Questo le provoca inizialmente costrizione allo stomaco, poi dolore addominale diffuso con sensazione di scarica elettrica, infine diarrea.
Analisi: Il patogeno sembra essersi mobilizzato dal livello del Jing e sono ricomparsi sintomi che la paziente aveva sperimentato in passato. Il patogeno sta percorrendo a ritroso la via di approfondimento. Orifizi e articolazioni suggeriscono un coinvolgimento dei mm. distinti.
L’aspetto psichico è di confondimento all’analisi attenta dei sintomi.
Terapia 2: 6PC (dx), 9KI, 14LR
I sintomi suggeriscono un cambiamento radicale della terapia, l’aspetto psichico confonde però il quadro. In attesa di una situazione più definita viene effettuato un trattamento con il 14LR. Questo punto è utile ad armonizzare fegato e stomaco, è punto dello Yin wei, inoltre la sensazione è che il rapporto stia finendo (Qi Men, porta del periodo).
Esiti: si sente subito meglio, la diarrea scompare. Il verificarsi di altri eventi sul piano affettivo, anche se particolarmente duri, non provoca diarrea con grosso stupore della paziente. Continuano i sintomi a carico del naso e delle articolazioni, interessando queste ultime in modo continuamente diverso.
Terapia 3: terapia precedente + 7LU (martelletto)
Assecondiamo il patogeno nel suo movimento verso l’alto e verso l’esterno attraverso i luo. Polmone e stomaco sono i principali sistemi di eliminazione attraverso il Qi Ni. La scelta del luo del polmone viene inoltre suggerita dall’interessamento del naso e dell’articolazione del dito indice (metallo).
Esiti: La sera stessa riappare il gonfiore al viso. Questo sintomo, collegato al polmone, non si manifestava da molto tempo. La terapia viene ripetuta una seconda volta. Compaiono tosse e mal di gola.
Terapia 4: 7LU (mart), 10LU
Vengono abbandonati i curiosi e si lavora in modo specifico sul meridiano luo. Il 10LU, oltre ad essere sul meridiano luo del polmone, ha un’azione sul calore negli organi interni e sulla gola.
Esiti: la paziente non sembra beneficiare del trattamento
Terapia 5: 4LI, 40ST, 1KI+ 9ST (Gua Sha). Diminuitito Pentasa
Nonostante il polso non sembri indicare un blocco, si decide di rilasciare la gola e la testa con punti a distanza (che hanno a che fare con la Yuan Qi) e con il Gua Sha locale. Nel frattempo il miglioramento generale sembra essersi ampiamente stabilizzato, per cui si comincia a scalare il Pentasa.
Esiti: il dolore alla gola cessa, permangono tosse e rinite.
Terapia 6: 30ST, 12CV, 9ST, 1BL, GV21, 42ST, 45ST(sx)
Viene iniziata la terapia con il distinto dello stomaco poichè la paziente è molto più forte e pronta a rimuovere il patogeno. Da 3gg non avverte dolori articolari (il corpo sembra anticipare le nostre intenzioni di espulsione del patogeno!). La secchezza è ancora un sintomo dominante. Il muco espettorato è giallo. Ha leggere vertigini, molti risvegli la notte. E’ tornato un leggero gonfiore addominale. Il polso è rapido ma decisamente meno fine. La lingua è pallida, con impronte e solco centrale. Segni e sintomi sembrano indicare un vuoto di sangue con coinvolgimento della milza. Vi è calore, in particolare imprigionato nello stomaco (solco centrale lingua e polso rapido), che secca i liquidi ( muco giallo).
Gli organi di senso interessati sono occhi, bocca e naso. Tutto ciò spinge a lavorare sulla coppia SP/ST che, appunto, trasporta i fluidi verso le regioni alte del corpo. Il vuoto di sangue, sostenuto dal problema riguardante i liquidi, sembra coinvolgere più la milza che il fegato. La coppia SP/ST viene preferita a LR/GB anche perché in realtà, trattando il distinto di SP/ST viene coinvolta anche la coppia che precede, ovvero LR/GB (i liquidi a supporto del sangue). Occhi e orecchie sono più di pertinenza di LR/GB, bocca e naso di SP/ST.
Gli aghi vengono infissi secondo lo shema a “loop”. Essendo la paziente una donna, si parte da dx per finire a sx. La manipolazione utilizzata è superficiale profondo superficiale, con l’idea di prendere il patogeno al livello della Yuan Qi e portarlo in superficie. Il 12CV viene utilizzato per la produzione dei liquidi, 42ST rappresenta la salita dello Yang puro e può essere utilizzato in corso di trattamento del distinto dello stomaco. Il 45ST viene aggiunto come punto Jing distale all’opposto al fine di completare l’estromissione del patogeno, già superficializzato dai distinti, attraverso i tendino-muscolari. Inoltre questo punto ha un effetto sul calore dello stomaco e qui viene punto in dispersione. Classicamente il trattamento con i distinti dovrebbe avvenire tre giorni si tre giorni no. Per motivi logistici questo non è facimente attuabile. La frequenza di trattamento può essere però sostenuta dall’applicazione da parte del paziente di olii essenziali sui punti di riunione. In questo caso è sta utilizzata una miscela con diluizione al 2% di noce moscata (40%), petitgrain (30%) e coriandolo (30%).
COMMENTO: Il caso si presentava molto complesso ed il trattamento è stato molto lungo ed è ancora in corso. L’evolversi dei sintomi ci guiderà sul da farsi. Per esempio non è escluso un successivo trattamento sulla coppia di distinti LU/LI. La paziente ha incrementato notevolmente il suo stato di salute e la qualità di vita, due aspetti chiaramente importanti, soprattutto se consideriamo la gravità della patologia da cui è affetta. Fondamentalmente i sintomi per cui chiedeva di essere curata, ovvero la diarrea e il gonfiore, sono scomparsi, ed i farmaci di molto ridotti. Tuttavia sappiamo bene quanto sia insidiosa questa patologia, motivo per il quale bisogna essere sempre molto cauti nello scalare i farmaci e nell’interrompere la terapia, la quale invece deve essere protratta per un periodo sufficientemente lungo oltre la scomparsa dei sintomi.
3- Artrite sieronegativa.
Donna di 40 anni con episodio di artrite metatarsale sinistra acuta che da un mese le rende difficile la deambulazione.
L’obiettività locale mostra modesti segni di flogosi con viva dolorabilità. Le indagini sierologiche sono perfettamente nella norma con eccezione di ipercolesterolemia (290 mg) mai riscontrata in precedenti analisi. Quattro anni prima aveva avuto un analoga infiammazione a carico del tendine di Achille, che si era risolta in una settimana con antinfiammatori.
Quattro mesi prima era stata sottoposta ad estrazione di un molare fino ad allora sano per la brusca comparsa di pulpite e di frattura delle radici, in assenza di traumi.
Il soggetto è in apparente buona salute e molto (troppo) attivo ma l’analisi energetica evidenzia un evidente vuoto di sangue ed iniziale di yin. La stessa ipercolesterolemia viene da noi inquadrata come conseguenza dell’iniziale depauperamento delle sostanze yin del corpo.
L’episodio odontoiatrico deve essere valutato con estrema importanza poichè il dolore acuto e l’interessamento dentario costituiscono una manifestazione del fattore patogeno che si è spostato in altro distretto.
Appare questo un caso in cui il corpo sta combattendo la sua battaglia dando segnali forti (dolore) in assenza di evidenti alterazioni anatomiche ed umorali.
Si pensa di iniziare una terapia con il distinto del rene.
Terapia 1: 10KI, 40BL, 10BL, 20VG.
Esiti: il dolore al piede migliora lentamente; migliorano i segni generali (astenia, disturbi del sonno, sudore notturno).
Dopo 4 sedute compare rush cutaneo di tipo pomfoide assai pruriginoso. Le bolle sono curiosamente distribuite sul mignolo, sull’avambraccio e sul collo lungo il meridiano del piccolo intestino.
Il tipo di manifestazione ci spinge a trattare il luo (calore del sangue che si esteriorizza) e a tonificare il sangue.
Terapia 2: 10SP, 3PC, 7IT, 37GB.
Si usa il luo dell’intestino per la distribuzione delle bolle e quello della vescica biliare per trattare il piede.
Esiti: in due sedute si calma il prurito; in 4 sedute scompaiono il dolore al piede e le bolle.
Terapia 3: 10KI, 40BL, 10BL, 20GV, 41GB, 5ST.
La paziente sarebbe “guarita”, ma insistiamo per scaricare il corpo dal patogeno. Si usa, a questo fine, il distinto del rene ed il dai mai. Riteniamo fondamentale utilizzare il 5 stomaco per drenare le tossine dalla bocca.
Esiti: dopo 4 sedute la terapia finisce. Abbiamo trattato il dolore al piede ma anche l’insonnia e la tensione emotiva; abbiamo agito secondo i criteri esposti nella prima parte del lavoro per superficializzare il patogeno dalle strutture profonde e dalla bocca per consentire al corpo di espellerlo e proteggere le sue energie vitali.
Conclusioni.
Il modello esposto può apparire complicato e farraginoso. D’altra parte abbiamo preferito esporre dei casi complessi proprio per dare l’idea del lavoro che si deve fare per andare a “stanare” i sintomi nei diversi distretti e livelli. Se non ci si lascia spaventare dalle iniziali difficoltà interpretative si può, tuttavia, accedere ad un modello interpretativo molto profondo ed efficace che da un senso particolare alla terapia mediante agopuntura.
Seguendo come guida del nostro agire diagnostico e terapeutico una finalità ultima, che è quella di preservare purificare e trasformare l’essenza, non ci si limiterà più ad una terapia sintomatica o di impatto psicologico e cenestetico, ma si agirà sulla conservazione dei processi vitali dell’individuo che si affida a noi.
È questa, crediamo, la medicina taoista.
Indirizzo per chiarimenti
Emilio Simongini
E-mail: emiliosim@tiscali.it
Bibliografia